È una delle domande più comuni ma può nascondere varie insidie. Ecco come rispondere per fare una buona impressione
Durante un colloquio, una delle domande più comuni poste dai selezionatori è "qual è il tuo più grande punto debole nel lavoro?". Ma come si fa a fare una buona impressione quando ti viene chiesto di far emergere le tue debolezze? Con un po' di preparazione è possibile sfruttare a proprio vantaggio la riposta a questo temuto quesito.
Prima di tutto non cercare di stupire il selezionatore con una frase ad effetto come "sono troppo perfezionista" o "lavoro troppo". Concentrati invece su una competenza che stai cercando di perfezionare.
Ad esempio, supponiamo che tu stia facendo un colloquio per ricoprire un ruolo di coordinamento presso la tua azienda preferita. Però, nonostante ti piaccia sviluppare materiali didattici per il team, durante le tue presentazioni i discorsi in pubblico ti innervosiscono.
Come risolvere? Cerca di alleviare le preoccupazioni dell'intervistatore condividendo quello che stai già facendo per superare questa sfida professionale. Ecco un esempio di risposta che può adattarsi a vari "punti di debolezza": "Devo ammettere che parlare in pubblico è sempre stato difficile per me perché sono una persona alquanto riservata e, in alcune circostanze, può rendermi nervoso alzarmi di fronte alle persone prendere parola. Tuttavia, ho lavorato molto per migliorare le mie capacità di comunicazione davanti a una platea accrescendo il mio livello di fiducia e già oggi mi sento più capace che mai nel mio ruolo di coordinatore".
In generale, quindi, pur essendo costretto a parlare delle tue "carenze", devi cercare subito di compensare dichiarando sempre che hai lavorato/stai lavorando molto su di te per potenziare le tue abilità. Non occorre dilungarsi molto nella risposta. L'importante è essere semplici e lineari, concentrarsi sugli aspetti positivi e prepararsi alla domanda successiva!
Fonte: ClicLavoro