Non solo online: il network che fa la differenza nel lavoro
Quando si parla di networking e di rete il pensiero corre subito alla tecnologia. I social network, appunto, e il World Wide Web in generale hanno conferito a queste parole un suono familiare e specifico, che nell’immaginario collettivo passa ormai attraverso computer e smartphone. Eppure i significati originari di questi termini sono molto più ampi, e in un certo senso possono risultare cruciali anche quando si parla del mondo del lavoro. Il networking, ovvero il «fare rete», rimanda infatti alla costruzione di quella lista di contatti che può fare la differenza sia quando si cerca un impiego, sia quando un posto lo si ha già.
L’attenzione per le relazioni è un meccanismo che non dovrebbe essere mai trascurato durante l’intero percorso lavorativo: colleghi, figure professionali con maggiore esperienza, ma anche persone impiegate in un settore di nostro interesse, possono sempre dare un contributo prezioso. Ad esempio, possono diventare fonte di consigli e indicazioni utili per la propria professione attraverso lo scambio di idee, o possono fornire supporto nell’affrontare quelle difficoltà lavorative che non mancano mai. E se si tratta di cercare un nuovo impiego, le conoscenze e la fiducia reciproca creano vantaggi. Accade spesso, del resto, che un’azienda in cerca di personale ricorra agli annunci solo come ultima risorsa, e che prima esplori la rete di contatti che ha costruito a sua volta, in modo da individuare in modo diretto figure il più rispondenti possibile al profilo richiesto.
Ma in cosa consiste, concretamente, il networking professionale? Un buon punto di partenza possono essere eventi e iniziative dedicati al mondo del lavoro: corsi di formazione, fiere, conferenze e seminari offrono interessanti occasioni di confronto e favoriscono nuove conoscenze. In questi casi è sempre bene prepararsi e documentarsi prima dell’evento, curare il proprio aspetto e tenere a portata di mano un curriculum aggiornato. Cruciale, poi, è il cosiddetto follow up: un contatto via messaggio, via mail o via telefono nei giorni successivi al primo incontro.
Non va sottovalutata, inoltre, la propria rete storica di conoscenze, anche quando nasce da contesti informali. E per tornare alle dinamiche digitali, anche il mondo dei network preceduti dalla parola «social» può offrire occasioni: gruppi ad esempio su Facebook o Telegram, e l’utilizzo corretto di canali dedicati al mondo del lavoro come Linkedin, aggiungono un ulteriore spazio online per ampliare e coltivare la propria rete di contatti.
Fonte: ClicLavoro